Zytglogge live

"Zytglogge live"
Stavolta con Marco Zappa suonano anche i due figli

Non è una produzione discografica come le altre quella che questo pomeriggio viene presentata alla stampa, all'Elisarion di ma il risultato di una passione coltivata da un'intera famiglia: la musica. –Zytglogge è in tutto e per tutto il prodotto, ci si consenta l'espressione, di un'azienda a conduzione familiare. Ci hanno lavorato Zappa, un musicista che ormai necessita di presentazioni, coaudiuvato sul palco dai figli Mattia e Daria. Dietro le quinte, ma fondamentale, è il lavoro di Giovanna Zappa, moglie di Marco, che cura con pazienza l'educazione musicale dei figli e ha eseguito le registrazioni dal vivo nel teatro di Berna.
Portare due figli piccoli davanti ad un pubblico e farli suonare non è cosa da poco. Oltre tutto Daria e Mattia dimostrano una sicurezza d'esecuzione davvero sorprendente per la loro età (8 e 12 anni), che, oltre all'impegno scolastico, portano avanti giornalmente i loro studi musicali. -Bella forza- si, potrà obiettare - sono nati e cresciuti in un ambiente in cui la musica è una presenza pressocché continua". Eppure non è facile, c'è il rischio che, se diventa imposizione, la musica possa venire rifiutata dai ragazzi. Ma Marco e Giovanna hanno sempre fatto in modo che la musica fosse un gioco, un divertimento per i loro figli e un modo per loro di essere genitori. I brani di -Zytglogge Live- verranno presentati al pubblico Venerdì 6 dicembre nella Casa San Francesco, dopo di che, la famiglia sarà in tournee nel Ticino e nella Svizzera interna. Lunedì potremo vedere Marco, Giovanna, Mattia e Daria in TV. Durante la trasmissione "il Quotidiano" i tre musicisti eseguiranno due brani contenuti nel nuovo disco, reperibile, a partire questi giorni anche in cassetta, in tutti i negozi specializzati.

Questa volta Marco Zappa non ci presenta un'assoluta novità. I brani contenuti nel nuovo album "Zytglogge Live" sono già stati difatti presentati su altre pubblicazioni. La novità di questo disco sta, semmai, negli esecutori. V'è Marco Zappa, naturalmente, ma accanto a lui, non ci sono i tradizionali partner adulti, passati attraverso gli entusiasmi, le soddisfazioni del pop, del rock, del jazz in genere, con tanto di esperienze sessantottine e post sessantottine. I due partner attuali di Marco Zappa, per evidenti motivi anagrafici, non sono passati attraverso queste esperienze. Sono passati solamente attraverso le soddisfazioni, le delusioni e gli entusiasmi della musica classica. Eh sì, perché anche lì non sono tutte rose. I figli di Marco (Mattia, violoncellista, 12 anni e Daria, violinista, 8 anni) hanno appreso due strumenti "classici", in modo più o meno classico (I metodi di insegnamento non sono più gli stessi di quando Berta filava..., ma certi principi, purtroppo o per fortuna sono rimasti i medesimi) e, visto l'ambiente musicale familiare sono stati presto solleticati dal desiderio di fare altro, di suonare altra musica, che di classico non ha il marchio, anche se spesso ne ha la delicatezza; eppoi, la vera bella musica, non è tutta classica, sia essa il prodotto di un cantautore di grido, di un complesso che va per la maggiore, di un grande autore del passato o del presente? Bisogna intendersi sui termini. Classico, per noi, può anche essere il lavoro fatto con modestia, serietà o gusto di un musicista non da copertina come Marco Zappa, il quale ha provveduto ad arrangiare motivi suoi come "Ticino!Come Venezia!", "La chiave" "Ci proverò, passi domani" o ..."Il maggiolino" per il nuovo sound creato dalle possibilità degli strumenti in mano a Mattia e Daria, il violino, il violoncello, ma anche il flauto dolce, tolto una volta tanto dal grigiore dell'aula di scuola. Il risultato è una musica raffinata e piacevole, dove i due mini musicisti suonano con libertà e piacere, dove l'autore-esecutore Marco Zappa ha trovato una dimensione nuova in cui proiettare la sua musica e i suoi testi. In più, questo disco, ha anche il pregio dell'immediatezza. E' stato registrato infatti "live", nel piccolo teatro Zytglogge di Berna, una spiegazione in più della sua freschezza. Fernando de Carli

Marco Zappa mit Familie  
Der Tessiner Cantautore mit Tochter und Sohn in Bern

Fast schon zur Tradition ist in den letzten Jahren das Gastspiel von Marco Zappa im Berner Theater am Zytglogge geworden. Und zu dieser “Berner Woche” bringt det Tessiner Liedermacher und Gymnasiallehrer jeweils ein Programm zur akustischen Gitarre auf die Bühne, wenn er auch sonst zurzeit mit seiner Gruppe verstärkt auf Tournée ist.
Im diesjährigen Zytglogge-Programm wird Marco Zappa ertsmals von seinen beiden Kindern begleitet. Sohn Mattia elfjährig, war mit Cello und Flöte zwar schon bei vereinzelten Auftritten dabei, seine achtjährige Schwester Daria – sie spielt Geige und Flöte – kämpft zum erstenmal mit Lampenfieber.
Eine Art “Husmusig Zappa” also, mit dem Unterschied allerdings, dass nicht traditionelle Volksmusik gespielt wird, sondern eigene Stücke und Lieder von Marco Zappa, die er für die Familien-Formation teils neu arrangiert hat.
Ein Programm, durch das Marco Zappa gewohnt kompetent und charmant leitet, und das auch zu Hause gebliebenen Familien als nachösterliches Konzerterlebnis empfohlen ist.

Berner Zeitung BZ
9. April 1985

Zappa Live mit Familie

Hausmusik bei Zappas: Auf seiner vorweihnachtlichen Tournee gastierte Marco Zappa mit seiner Familie mit zwei Konzerten im Berner Theater am Zytglogge. Dort hatte er schon im April zusammen mit Tochter Daria (9) und Sohn Mattia (13) eine Platte aufgenommen. Unter der Leitung von Papa Zappa spielt sich der Nachwuchs bravourös durch das Programm Die zierliche Daria hatte ihre Geige fest im Griff, und Mattia wagte sich am Cello sogar an Bach.
Doch nicht biedere Familienmusik priigte das Programm Marco Zappa, sonst mit Musikprofis auf Tournée, hat seine Stücke für Tochter und Sohn umarrangiert. Im intimen Rahmen verlieren Stücke wie «Frontiere» oder «Allegri ma non troppo»' nichts an Kraft und Ausstrahlung. Nicht zuletzt zeigt Marco Zappa mit seinem Familien-Trio, dass gemeinsames Musizieren Spass macht" und dass Kinder musikalisch nicht verdorben werden, wenn sie sich schon früh auch an einen Ragtime oder ein rockiges Folkstück wagen.

Ralph Gluch

Berner Zeitung 25.11.85