Marco Zappa a '33: finalmente!

Il Dovere
15.05.76

E' con grande piacere che ci accingiamo a presentare "Change", l'album ancora fresco di stampa di Marco Zappa, musicista puntiglioso e acuto, uno dei pochi, forse l'unico, che nel Ticino abbia avuto il coraggio di impostare un discorso che esula dai canoni consacrati e di sicuro affidamento dai quali il misero pop nostrano non riesce a staccarsi.


In Marco salutiamo finalmente un talento che anche fuori dai confini cantonali saprà trovare spazio e giusto riconoscimento, e questo sia detto con orgoglio, ma senza campanilismo.


Il disco è nato nel dicembre 1975 e nei primi tre mesi di quest’anno nello studio dello stesso Zappa a Minusio: un parto travagliato dunque, a dimostrazione della cura che Marco ha voluto prestare al suo lavoro. E il risultato si sente, eccome!
Zappa-autore, Zappa-polistrumentsta, Zappa-cantante, Zappa-tecnico del suono: c'e di che impazzire per chiunque non sia sorretto dall'entusiasmo e dal desiderio di esprimersi, caratteristiche queste che Marco possiede e lascia trasparire da ogni solco del suo 33 giri.


II primo titolo è quello che dà il nome all'album: "Change" E' una composizione senza sorprese, dalla sonorità piena e armoniosamente compatto. Un solo di sintetizzatore tra le chitarre e la collaborazione del fu Beethoven con un breve, quanto efficace, inserto della sinfonia n.3 "Eroica" precedono il finale curato dall'armonica.


Altrettanto immediato del precedente, ma più delicato è "Christmas" che si ap- poggia principalmente alle tastiere e alla chitarra acustica dal tocco raffinato.
In "You can tell" l'inizio, con la sola classica, è vigoroso, pur rimanendo leggero. Acquista maggior corposità nella parte centrale, dove tutti gli strumenti sono chiamati in causa. In questo brano Lilo Piemontesi si unisce a Marco per offrirci un assolo di flauto in cui troviamo un'impronta jazz, anche se tentare di circoscrivere il genere si rivela un'impresa molto difficile. L'assolo, troppo breve per permetterci un giudizio su Lilo, è inattaccabile e ci 1ascia intravedere un Piemontesi all'altezza di Zappa. Il finale, come l'inizio è tutto dell'classica.


"Dr. Jekyll and Mr. Hyde", dedicato a "Dal vivo", possiede una struttura piacevolissima con que1 pizzico di rock che la rende incalzante, partico1armente nell’assolo d'organo Hammond subito seguito dalla Gibson sorretti da una ritmica robusta. "You're down" due minuti e mezzo di chitarra acustica da1 tocco morbido e sempre preciso, quasi una poesia.


Nella seconda facciata troviamo "The mystery of the spanish Chest", vivace e brillante pezzo con il sapore della ballata. Qualcosa della prematuramente defunta Stanhope Band rivive in "Metamotphosis woman". Passaggi di estrema tensione e altri maggiormente pacati formano un contrasto solo apparente dove le sonorità cristalline si fondono in un affresco multicolore e completo.


Forse uno dei migliori brani di "Change" è "Jan" che sfrutta in modo tutto paricolare una venatura Rock. Nella sua limpidità racchiude in sé gli elementi essenziali del discorso di Zappa.
Una composizione di influsso classico non poteva mancare. "Anthony's wedding", lo confessiamo con malcelata seppur legittima soddisfazione, è un pezzo con la chitarra classica che fu eseguito in prima mondiale al matrimonio di chi scrive. E come potrebbe non piacerci! Mandolino e slide guitar sono, con l'armonica, gli strumenti dominanti di "Slatz", un richiamo folk di sicuro effetto, con la ritmica sostenuta dal sintetizzatore.
Abbiamo di proposito trascurato di parlare di Oliviero Giovannoni il ventiquattrenne batterista locarnese che ha accompagnato Marco Zappa in questa affascinante avventura musicale.


Lo abbiamo lasciato da parte, perché merita un discorso tutto particolare. Già lo conoscevamo come percussionista senza rivali su piano cantonale, ma in "Change" siamo rimasti molto sorpresi, piacevolmente sorpresi, nell'ascoltare il suo drumming sempre vivo e pieno. Lo studio continuo e la solida esperienza, in buona parte acquisita con l'amico Zappa, gli consentono di ambire a posizioni di rilievo anche fuori dai nostri confini. Esperienza e affiatamento si fanno sentire, nè Zappa poteva sperare in un sostegno migliore.


"Change", per concludere è il lavoro di un musicista che si deve ammirare per l'impegno e lo sforzo costanti, un disco equilibrato che offre realmente qualcosa a chi lo sa ascoltare pienamente disponibile e senza prevenzioni. Auguriamoci che "Change" sia solo una tappa e non il traguardo di un percorso non sempre esente da sacrifici, che Marco Zappa ha coraggiosamente intrapreso.

 

 

Antonio Pargätzi

< Torna indietro
Indirizzo

 

MZ Sound Studio
Via Locarno 62
CH-6514 Sementina, Switzerland

Socials

 

marcozappa

marcozappamusic

Canale Youtube

mx3