Il Vento Soffia... Ancora
Sono sempre stata attratta dai testi delle canzoni di Marco e da tempo era mia intenzione convincerlo a pubblicarli anche in modo autonomo, in un libro in cui ognuno di noi potesse identificarsi e ritrovare momenti della propria vita, della nostra società e del nostro tempo. Testi scaturiti da emozioni, da letture, da persone incontrate o conosciute, da articoli letti, da situazioni concrete e reali di vita.
Marco ha cercato sempre anche di vestire questi testi con le musiche, gli strumenti, i ritmi e gli arrangiamenti più adatti per far passare i messaggi che condivide con il suo pubblico.
In occasione del suo settantesimo compleanno, ho pensato che fosse giunto il momento per farlo.
Ecco perché riproponiamo qui una selezione dei suoi testi scritti negli ultimi cinquant’anni, in ordine cronologico, per cercare di dare una visione più completa della sua opera e riscoprire vari momenti di un’intera vita.
Cinquant’anni di carriera: l’unica duratura carriera della canzone svizzera che si sia svolta dentro (ma anche sopra, sotto e accanto) alla lingua italiana. Questo è il dato incontrovertibile che riguarda Marco Zappa, e che ancora una volta ripropone il cantautore ticinese al centro della cultura musicale Svizzera, con questa raccolta antologica dei suoi testi, dagli esordi nel 1966, ad oggi.
L’occasione è dunque imperdibile per incontrare Marco e fare qualche passo indietro, per farci raccontare com’è iniziato e come si è sviluppato il suo rapporto con la creatività musicale; in una regione – il Ticino – che dal punto di vista della canzone in lingua italiana non aveva mai offerto esempi illuminanti.
“La lingua che usi è come uno strumento, che ti deve appartenere. Le parole che scegli sono come le tue dita sulla chitarra: devi sentirle tue, e se non è così il risultato musicale non sarà del tutto sincero. Da allora se una storia la vivo in dialetto, non posso che scriverla in dialetto, e se la vivo in italiano, devo scriverla in italiano, e così per le altre lingue. Non si tratta di una scelta obbligatoria e a priori che mi impongo prima di scrivere qualcosa, ma è la stessa storia che voglio raccontare a portarmi sull’inevitabile strada linguistico- espressiva”.
L’Ufficio federale della cultura (UFC) è lieto di ricompensare Marco Zappa con il Premio svizzero di musica 2019. I riconoscimenti ricompensano la creazione musicale svizzera eccellente e innovativa e contribuiscono a metterla in risalto.
È il musicista svizzero che con maggiore continuità ha lavorato nell’ambito della canzone con la lingua italiana. Lo ha fatto partendo da esperienze beat giovanili attraversando il rock, il blues, la sperimentazione elettronica, la world music, il folclore musicale lombardo/svizzero-italiano, la canzone d’autore...
L’attività di Marco Zappa si è infatti estesa per più di cinquant’anni e ha prodotto – con una costanza davvero infaticabile – più di 30 album in studio e più di 10 tra album live, antologie e colonne sonore; così come un’attività concertistica che ha attraversato tutta Europa estendendosi spesso ad altri continenti.
Marco Zappa ha voluto conoscere e approfondire culture e tradizioni musicali diverse, ponendo al centro la ricerca dei valori umani, del rispetto e della tolleranza, vissuti non in modo passivo, ma capaci di costruire nuove forme di collaborazione ed un tessuto musicale e tematico variegati e originali.
La forma melodica, le soluzioni armoniche, l’interazione fra musica e testo, le tecniche di arrangiamento, l’utilizzo dei dialetti popolari, la versatilità verso numerosissimi strumenti, sono il frutto di una fitta rete di competenze e di esperienze e sono lo specchio della forte personalità e della grande sensibilità di questo artista. Alla base di tutto c’è il viaggio, vissuto da Marco Zappa come una vocazione, una trasformazione, un pellegrinaggio nelle “Contaminazioni”; il viaggio come metafora del processo creativo.